L’Accademia Pistoiese del Ceppo, che da mezzo secolo indice e organizza a Pistoia il Premio Letterario Nazionale Ceppo Pistoia, dedicato ad anni alterni ai generi brevi del racconto e della poesia, ha più volte nel corso della sua lunga carriera premiato scrittori e poeti che hanno posto al centro della scrittura il paesaggio e la natura.
Basti pensare ad Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Goffredo Parise, Bartolo Cattafi, Andrea Zanzotto, Maria Luisa Spaziani, Vivian Lamarque e Antonio Pascale, per citare solo alcuni fra i vincitori delle passate edizioni.
Dalla 51a edizione l’Accademia ha deciso di istituire un nuovo premio: il “Ceppo Cultura del Verde”, esplicitando la propria vocazione alla natura, che già si evince a partire dal suo emblema: un tronco d’albero segato alla radice, da cui spuntano nuovi germogli col motto: “Ex unitate florescit”.
Il premio è sostenuto e patrocinato dalla Piante Mati di Pistoia, che già negli ultimi dieci anni ha regalato ad ogni vincitore del Premio una “Radura di Sette Alberi in Cerchio” in un luogo a forte vocazione socio-culturale designato dal poeta o dallo scrittore vincitore.
Il nuovo premio è stato ideato dal direttore artistico dell’Accademia, il poeta Paolo Fabrizio Iacuzzi, e da Francesco e Andrea Mati, che è entrato a far parte della nuova Giuria del premio composta, fra gli altri, da: Milo De Angelis, Roberto Carifi, Martha Canfield e Roberto Piumini.
Con questo premio l’Accademia del Ceppo e l’Azienda Mati intendono contribuire a diffondere, come si legge nel bando regolamento, “la cultura del verde e l’arte dei giardini, il rispetto dell’ambiente e della natura”.
Per questa prima edizione il premio di 1000 euro va alla scrittrice e giornalista Pia Pera, per l’impegno profuso nel promuovere con la sua scrittura creativa e divulgativa l’amore per la natura in tutte le sue manifestazioni. A partire dalla coltura e cultura del giardino e dell’orto, fra biografia e storia, Pia Pera ritrova la natura come la radice più profonda dell’uomo e come parte integrante e fondamentale di una sapere e di una sapienza che va al di là di una generica coscienza ecologica o ambientalista.
Da L'orto di un perdigiorno (Ponte alle Grazie) a Il giardino che vorrei (Electa) all’imminente Contro il giardino (Ponte alle Grazie), la scrittura di Pia Pera, con tono ironico ma fortemente comunicativo, stimola a riprendere un contatto diretto con la natura in modo attivo, impugnando vanga e forbici ora per tuffarsi nei misteri degli ortaggi che devono essere seminati o piantati con la luna giusta in un terreno ben preparato e concimato, ora per immergersi dentro gli ambienti naturali più disparati ritrovandovi una fenomenologia dei desideri, degli affetti e degli atti mancati, ora per far emergere dal giardino quelle pulsioni buone e cattive che la nostra era ormai globalizzata gli rivolge.
Questa esperienza di grande impegno, che prosegue con il sito internet Orti di Pace, ha una funzione altamente educativa verso chi si è allontanato dal contatto con la vita naturale e la sua valenza può essere altrettanto forte sia per le persone adulte che per i bambini e i ragazzi adolescenti. Il sito web è infatti la bandiera di chi oggi ha capito che solo un rapporto attivo e complice con gli elementi naturali può curare i mali del nostro tempo.
La scrittrice verrà premiata il giorno 17 marzo 2007 nel Palazzo Comunale di Pistoia, ma sarà presentata al pubblico degli appassionati del verde e agli insegnanti della scuola primaria di Pistoia all’interno di un fitto programma di incontri sulla poesia e la scrittura, per adulti e bambini, intitolato Il tempo del Ceppo, insieme a Alberto Bertoni, Iolanda Insana, Giacomo Trinci, vincitori delle altre sezioni del premio (dedicato quest’anno alla poesia), e ad Ennio Cavalli, vincitore del nuovo premio “Ceppo Poesia per l’infanzia e l’adolescenza”.
Foto: (in alto a destra "da sinistra Pia Pera e Francesco Mati") - (in basso a destra: Francesco Mati consegna il premio alla scrittrice e giornalista Pia Pera)