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Conosciamo i danni provocati dal fungo Ceratocystis fimbriata f.sp. platani causa della malattia del cancro colorato, sappiamo che, nonostante gli sforzi della ricerca, non si è potuto elaborare alcun trattamento per controllarlo, e che le misure di profilassi che si è potuto raccomandare sono molto pesanti e spesso inefficaci (contagio attraverso le acque correnti, attraverso mezzi di sterro…).

L’unica soluzione a breve termine é dunque l’utilizzazione di un tipo di platano resistente a questa malattia. Non si può, però, sperare di trovare una resistenza notevole tra le nostre popolazioni di platani comuni, nate tutte da qualche incrocio recente tra un platano americano e il platano d’Oriente.

Poiché la malattia è originaria degli USA, è da là che bisogna cercare una resistenza naturale: un ricercatore americano, il dottor McCracken, per proprio uso, aveva già realizzato una ricerca e una selezione efficace. Purtroppo il platano americano in questione, Platanus occidentalis, non è riuscito ad acclimatarsi in Europa e quindi non si è potuto utilizzare tale e quale. Grazie alla disponibilità del Dr. McCracken, noi l’abbiamo potuto coltivare incrociando questi preziosi esemplari con il platano d’Oriente per recuperare la resistenza ricercata.

Nei primi tempi, abbiamo ottenuto delle migliaia di ibridi ma bisognava ravvisare tra loro  qualche esemplare che avesse ereditato la resistenza al Ceratocystis. Per questo è stato laboriosamente messo a punto un test di inoculazione del parassita che non si è, d’altra parte, rivelato pertinente  se non quando lo si impiegava su delle piante vecchie di almeno due anni. Applicato sul tronco in due riprese successive, il test ha permesso la sopravvivenza solo di una ventina di soggetti, e per confermare ancora il loro buon comportamento, per poterli classificare ed utilizzare solamente i migliori, sono stati abbassati a un metro dal suolo perché producessero dei getti. 18 mesi più tardi, è stato nuovamente inoculato il parassita su 12 getti di questi alberi, e nello stesso tempo sono state inoculate  anche due  delle loro radici. Trascorsi ancora due anni, 3 alberi solamente avevano conservato intatti i loro 12 getti inoculati e uno solo aveva stoppato rapidamente le infezioni indotte sulle radici. Da quel momento, un metodo di ricerca del parassita estremamente fine e specifico ha permesso di costatare che il fungo era scomparso dai tessuti infetti, ucciso da quest’albero dalle proprietà straordinarie.

È questo l'albero che è stato clonato per un utilizzo professionale. È stato chiamato “VALLIS CLAUSA”, marchio protetto “PLATANOR”. Sarà  prodotto su piano mondiale dal PEPINIERES ROUY- IMBERT, Montfavet Avignon Francia. Rustico come i nostri platani comuni (ha la stessa costituzione genetica ibrida), si potrà impiantare ovunque, tanto più che è anche resistente all’anthracnosi e un po’ tollerante alla tingide ed all’oidium. La selezione di altri cloni continua nonostante tutto per evitare una troppo grande omogeneità delle future coltivazioni, sempre pericolose nel tempo.

Il PLATANOR® “Vallis Clausa” è una particolare qualità di platano brevettata e registrata unica sul mercato, resistente al cancro colorato ed all’antracnosi, con una resistenza alla tingide ed all’oidio superiore a quella del platano ibrido acerifolia presente attualmente nei viali e sulle strade.

La Ruoy Imbert, proprietaria del brevetto, ha concesso in via esclusiva alla Piante Mati la vendita in Italia di questa importante varietà di platano a queste precise condizioni:

A - Deve essere indicato esattamente il luogo, la strada e la località, dove verrà collocato il PLATANOR® “Vallis Clausa” in modo che l’I.N.R.A. e la Ruoy Imbert possano seguire, in ogni momento, la sua evoluzione;

B - Tutte le piante vendute devono essere piantate nei luoghi dichiarati, ed in particolare nessuna pianta di PLATANOR® “Vallis Clausa” potrà essere trattenuta come campione né da ditte né da privati né da amministrazioni pubbliche senza un preventivo consenso della Ruoy Imbert;

C - Nel caso in cui le piante dovessero stazionare per un certo periodo in vivai di pubbliche amministrazioni in attesa della loro destinazione definitiva, una volta trovata la collocazione giusta, questa dovrà essere comunicata all’Azienda Agricola Piante Mati con esattezza e precisione, in modo da consentirle di informare la Roy Imbert e l’I.N.R.A. per controllare l’evoluzione delle piante brevettate;

D - Il  PLATANOR® “Vallis Clausa” non può essere venduto a vivaisti a meno che questi non abbiano precedentemente prestato il loro consenso scritto a non riprodurre tali piante limitandosi alla sola vendita, rispettando le condizioni dettate al punto A della presente informativa. In caso contrario tale commercio è assolutamente vietato.

L’I.N.R.A. e la Ruoy Imbert hanno messo a punto tre livelli di protezione per questa varietà doppiamente protetta: da un microchip, da un certificato di ottenimento vegetale e dal marchio PLATANOR® “Vallis Clausa”. E’ tassativamente vietato, pertanto, a tutti gli acquirenti qualsiasi tipo e forma di riproduzione ed in caso di violazione il responsabile sarà tenuto a risponderne pesantemente sia in sede civile che in sede penale.

A tale proposito si precisa che la competenza, ai sensi della L. 218/95 art. 54 e del Regolamento CE n. 44/2001 art.22, è del giudice francese e che pertanto in caso di violazione della normativa a tutela dei marchi e dei brevetti verrà applicata la legge vigente in quello Stato (Cod. della Proprietà Intellettuale art.716-9 come riformato dalla l. n.204-2004) che, attualmente,  prevede fino a quattro anni di reclusione oltre ad una multa fino a € 400.000,00.

1.Tutte le piante della gamma PLATANOR® “Vallis Clausa” sono vendute con un’etichetta individuale numerata che ne certifica l’autenticità della varietà e costituisce per i compratori la garanzia di piantare l’unica gamma di piante, messe sul mercato, resistenti al cancro colorato ed all’antracnosi.

2. Le piante saranno accompagnate da un documento di spedizione che precisa il numero d’iscrizione su ciascuna etichetta individuale e da un passaporto  (N.PA 00397) rilasciato dal Servizio Fitosanitario del Ministero dell’Agricoltura al fine di garantire lo stato di salute delle piante stesse.

3. All’interno del tronco di ogni albero commercializzato è stato collocato un microchip elettronico che consentirà, in qualsiasi momento, di poter certificare o meno l’autenticità della pianta come pure lo stadio di crescita. La stabilizzazione della lista di un certo numero di marcatori molecolari propri del PLATANOR® “Vallis Clausa” permetterà, dalla semplice analisi di una foglia, di un germoglio o di un ramo di verificare che si tratta realmente e con certezza assoluta di PLATANOR® “Vallis Clausa”.

E - Questa informativa deve essere firmata in ogni suo foglio dal committente.